Visualizzazione post con etichetta italia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta italia. Mostra tutti i post

martedì 15 settembre 2009

Like a virgin...

Va bene negli ultimi 4 mesi sono morte le super stars simboli degli anni '60-'70-'80 tanto che ormai sono in attesa della morte o di Madonna o di Simon Le Bon tanto per completare il quadretto.
Farrah Fawcett, Jacko, Mike Bongiorno ora Patrick Swayze tutti uno dietro l'altro, gli idoli di intere generazioni spazzati via, e ciò che resta sono solo le repliche dei loro film, video, canzoni, fotogrammi di loro programmi, commemorazioni patetiche, scoop, alla fine rimangono solo i soldi e i ricordi che le persone legano ai film e alle canzoni, ma prima di tutto i soldi e l'ipocrisia dei "fans", mi sono chiesta per giorni che cosa abbia spinto così tanta gente ad andare alla veglia per Mike Bongiorno (che personalmente non ho mai tanto sopportato in vita, il suo "Allegria" mi metteva alquanto tristezza) ; poi l'altro giorno ho trovato la risposta (non che non l'avessi già pensato ma è stata una sorta di conferma): mi ha chiamata un amico chiedendomi se volessi andare con lui a Milano al funerale del famoso showman perchè "c'era la possibilità di incontrare personaggi famosi", mi si è agghiacciato il sangue, mi è sembrata tanto una cosa ipocrita, brutta, irrispettosa e soprattutto disgustosa perchè non credo che S. sia stato l'unico a pensare ad una cosa del genere, ed allora quando leggo le parole della sig.ra Bongiorno penso che forse ha torto, che forse la frase

"Quella che abbiamo sentito vicina in questi giorni è stata l'immagine di una Italia bella e pulita, normale, discreta, ma al tempo stesso consapevole del proprio cuore. Consapevole del valore degli altri"

non sia proprio una frase veritiera, che nel dare la sua immagine pulita, normale, candida e discreta l'Italia e gli italiani nascondano sempre il loro marciume dietro la loro facciata immacolata.

venerdì 1 maggio 2009

REVOLUTIONARY CRICKET!!

REVOLUTION!




E ORA RIPORTO IL POST PUBBLICATO IN DATA ODIERNA SUL SUO BLOG:

"Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt, ha classificato l'Italia semi libera per l'informazione. Unica nazione europea occidentale. Dietro di noi ci sono Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea. Ma non disperiamo, siamo in grado di raggiungerle grazie a giornalisti come Belpietro, Riotta, Mimun e a politici della statura di Boccone del Prete Franceschini e di (Musso)Fini.Freedom House attribuisce la nostra posizione al controllo delle televisioni da parte dello psiconano. Non sono d'accordo. La libertà di espressione, di scrivere e di voler ascoltare la verità non dipende da un ometto senza principi. La responsabilità è degli italiani. Un popolo che, nella sua maggioranza, pagherebbe per vendersi. Un popolo simpatico, gioviale, senza pensieri. Con un udito sensibile. Il suono della verità gli fa male ai timpani. Con la memoria di un'ameba. Che dedica piazze e vie al latitante Bottino Craxi e tollera un corruttore professionista alla guida del Paese.Testa d'Asfalto fa il suo mestiere. Vende la merce che gli italiani vogliono comprare. La dimenticanza è un tratto nazionale. Nessuno ricorda più nulla. Qui e ora, solo qui e ora è importante. L'informazione si nutre del passato, ma il passato in Italia non esiste. L'Italia vive in un eterno presente. La sua memoria è una spiaggia lavata senza sosta dalle onde del mare. Un Paese cinico, spesso servo, per un periodo luce del mondo. Un posto in cui si vive bene solo se si è già morti dentro. Un Paese senza coscienza di sè che forse non esiste. Un tunnel di morti ammazzati e dimenticati. In nessun Paese democratico nel dopoguerra c'è stata una strage di magistrati, di giornalisti, di poliziotti, di Carabinieri, di persone comuni, semplicemente oneste, come in Italia. E' stata una strage immane, un Vietnam d'Italia, lo documenta il Calendario dei Santi Laici. L'italiano non parla, non sente, non vede e odia l'informazione. Per informarsi e trarne le conseguenze dovrebbe mettere in discussione tutto, a partire da sè stesso e dal suo contributo alla vita sociale. Non vuole sapere, perchè sapere è pericoloso. L'italiano è barricato in suo fortino personale di convizioni, di miti, di balle, di televisioni. E' una questione di sopravvivenza. E' un malato terminale di democrazia che si illude di essere libero. L'italiano vive un incubo, ma riesce a trasformarlo in un sogno. Per lui tutto è possibile, l'importante è crederci. Disinformare per Credere. Freedom House ha anche fatto l'elenco dei "10 peggiori Paesi per essere un blogger". Sono: Myanmar, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmenistan e Egitto. L'Italia non c'è ancora, ma è solo questione di tempo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure."



Link:

www.beppegrillo.it