Come è giusto che sia mi tocca ritrattare, ieri pomeriggio sono andata al cinema a vedere "Videocracy" e devo ammettere che si è rivelata una grande delusione soprattutto perchè (come era intuibile) non comunica nulla di nuovo, sì la critica c'è e rimane sempre celata sotto lodi infinite del sistema televisivo/politico berlusconiano che trovano spazio nelle figure di Lele Mora che fa sentire inni fascisti e rimpiange Benito, venera Silvietto e si vanta di trovare ragazzi comuni talentuosi da far diventare idoli per le masse o nell'immagine di Corona che rappresenta la virilità (cfr: il nudo integrale) e la ricerca spasmodica di soldi, cioè quelli ideali che le masse legano al cantante da crociera più famoso d'Italia.
C'è da dire infine che seppur il film risulta poco sovversivo e per niente fuori dagli schemi, mi ha colpita particolarmente il riuscire a racchiudere all'interno dei fotogrammi, di flash in modo brillante e distorto il degrado nel banale all'interno del quale l'Italia si è tuffata a capofitto negli ultimi 30 anni di storia rappresentando la correlazione fra potere e banalità.
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domenica 6 settembre 2009
venerdì 28 agosto 2009
Democracy or Videocracy??
Rispondendo all'appello di Nicolò Zarotti e ispirandomi ad altri blog, ho deciso di pubblicare anch'io il trailer di Videocracy di Erik Gandini su questo blog. Perchè?
per più motivi:
per più motivi:
- perchè credo che la televisione proprio perchè mezzo di comunicazione di massa usato dall'80% degli italiani (per lo più per dilettarsi con st$=?*#te e ogni tanto per informarsi) dovrebbe almeno almeno darci la possibilità di avere nuovi punti di vista magari non allineati col sistema e con il governo;
- perchè come mandano in onda zoccole, idioti (i Robin Hood e i Fra Tack della situazione), gli amici di Mario e Costanzo, le talpe, le mosche, le isole, le tribù, fiammetta e i 3 rimba con le chitarre e i bonghi, potrebbero pubblicizzare e divulgare un'altra faccia del dado Italia;
- (e penso sia il punto più importante) perchè questo è un segnale lampante e visibile, e soprattutto da non sottovalutare, la Mondadori (di proprietà mio carissimo e stimato Silvietto& family) fino a due anni fa pubblicava libri contro di lui, di critica, poi a inizio giugno vengono pubblicate sul quotidiano spagnolo El pais foto che in Italia erano state censurate, poi oggi navigando scopro che il trailer di un film che va a delineare un profilo del nostro cessosissimo paese non viene distribuito su le reti Rai (che paghiamo e in cui potremmo almeno pretendere di vederlo passare fra la pubblicità dei flauti mulino bianchi e quella della vj lines seta ultra lino e malva) né tanto meno sulle reti Mediaset perchè diciamolo non c'era spazio né fra tutti i buchi pubblicitari (1ora su 2 ore e mezza di film) né fra i vari interessantissimi programmi che ci propinano dalla mattina a sera, da sera a notte fonda e da notte fonda alla mattina.
Bene (in verità male) a questo punto (non per essere apocalittici) qualche cosa inizia a puzzarmi, par che Napoleone stia ripartendo all'attacco e spero tanto (ma veramente tanto) che sia un'altra battaglia di Waterloo, che lui e i suoi soldatini verdi quelli del "legittimo torturare i clandestini" se ne tornino a casa con il carroccio, la carrozza, anche con l'asinello va bene tutto basta che si dia (metaforicamente parlando) una bella passata di straccio là dove tutti si siede, magnano, rubano e urlano "Roma ladrona".
Per cui finita la mia divagazione personale circa la mia stima nello Stato, nel Governo e soprattutto nelle reti Rai/Mediaset, ecco a voi il trailer di Videocracy.
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