sabato 11 aprile 2009

La giornata dei superlativi: "quando gli -issimi finiscono per terminare in -oni"


Torno a casa da scuola e ripenso all'ultima ora di lezione, latino, interrogazione su Tacito, interrogati 3 miei compagni; inizia per primo M. che uno dietro l'altro sforna una serie infinita di superlativi, e io non riesco a far altro che rabbrividire.
" egregissimo...illustrissimo... celeberrimo" si susseguono ad una velocità sovraumana ed il prof li corregge tutti facendo notare che forse tutte quelle demarcazioni circa le grandi capacità di Tacito risultavano alquanto eccessive. Eppure io rimango attonita di fronte a tal vacuo uso di superlativi, sinceramente proprio a pelle non è che mi piacciano tanto, più che altro perchè sembra vi sia sempre la necessità di costruire dei contenitori di misura abnorme per contenere un qualcosa di minimo, come se per forza dovessimo ingigantire, rendere macro qualcosa di micro, e io non riesco a non correlare tutto ciò ad una persona che pur volendo apparire come un "titano" riesco solo a ridicolarizzarsi....indovinate chi?

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